Quattordici locali parteciperanno a un tour gastronomico che si svolgerà da venerdì 21 luglio fino alla fine di agosto. Durante questo periodo, sarà possibile degustare uno speciale tagliere di formaggi DOP Valtellina Casera e Bitto, abbinato a tre diversi cocktail come il Dry Apple (un centrifugato di mela golden miscelato allo spumante), lo Spritzolo (una rivisitazione dello spritz a base di vino Nebbiolo e una piccola dose di liquore agli agrumi) e lo Stelvio Milano (composto dal fresco e volitivo amaro alpino Braulio e dal classico bitter Campari). I cocktail sono stati creati da Pietro Pedrazzoli del Jom Bar di Trevisio (SO).
Il tour farà tappa in diverse località incantevoli della Valtellina. Si partirà da Bormio, famosa località sciistica e termale, per poi raggiungere Santa Caterina Valfurva, paradiso per i mountain biker che affrontano la TransAlp e tappa obbligata per i motociclisti che percorrono il circuito dei passi, scendendo dallo Stelvio prima di affrontare il Gavia.
Si proseguirà fino ad Aprica, quindi si visiteranno Cima Piazzi, che offre una spettacolare vista panoramica a 360 gradi, e Madesimo, patria di trail come il Vertical (23 luglio), che presenta una salita di 3 km (con un dislivello positivo di 500 metri) che porta al Rifugio Bertacchi (a 2196 metri di altitudine) e al Lago Emet. Si visiteranno anche Chiesa di Valmalenco, Tresivio e Teglio.
Tutti i locali partecipanti, riconoscibili tramite apposite vetrofanie, metteranno a disposizione dei visitatori materiale informativo sulla campagna.
A proposito dei formaggi Casera e Bitto
Non tutti sanno, ad esempio, che il formaggio Bitto DOP, prodotto durante l’alpeggio estivo, è uno dei pochi formaggi in grado di stagionare fino a dieci anni (il termine Bitu in celtico significa “perenne”), sviluppando un gusto delicato e dolce che col tempo diventa sempre più intenso e piccante.
Il Valtellina Casera, invece, è un formaggio prodotto in latteria, a pasta semicotta e semidura. In passato veniva prodotto solo durante l’inverno, quando il bestiame scendeva a valle. Il suo nome deriva dalla “casera”, la cantina dove venivano prodotti e conservati i formaggi per la stagionatura. Oggi questo formaggio viene prodotto tutto l’anno ed è adatto per essere gustato da solo o accompagnato con cocktail o con lo Sforzato della Valtellina.