Dopo anni di officina ho imparato che i motociclisti si dividono in due categorie: quelli che lavano e ingrassano la catena dopo ogni uscita, e quelli che la ignorano; almeno finché una rottura non li sorprende nel bel mezzo di un viaggio. La vita della catena, più di ogni altro componente della moto, dipende direttamente dalle cure del proprietario. Non sempre basta la visita annuale in officina, o alla scadenza chilometrica, per mettersi al sicuro da un decadimento precoce. Grazie alla comparsa degli O-ring, e al progresso di tecnologia e materiali, una catena moderna può arrivare a durare anche trentamila chilometri. Basta prendersene cura.
Il Cardano
C’è una parte di centauri, invece, che non deve sporcarsi di grasso le mani. Sono quelli che guidano una moto con trasmissione finale a cardano, che negli anni si è molto diffusa sulle moto dall’indole turistica. In cima alla lista c’è BMW, ma tante altre case adottano sistemi simili. Il motivo è presto detto: il cardano richiede manutenzioni meno frequenti. È sufficiente cambiare l’olio alle scadenze previste dalla casa (generalmente ogni dieci o ventimila chilometri).
C’è anche la cinghia
Esiste poi una nicchia di mercato: quella delle moto con trasmissione a cinghia dentata. Una volta la cinghia era un’esclusiva degli scooter, ma oggi, seppur in evidente minoranza, popola anche il mondo delle moto. La cinghia non richiede manutenzione, superato il limite di usura si sostituisce. Ha il difetto di costare più della catena e di assorbire molta potenza. Le cinghie, per ora, coprono il mondo delle Harley-Davidson, di qualche custom di altri marchi e di alcune moto elettriche.
Controllare l’usura
Riconoscere una catena usurata non richiede grande esperienza. È necessario osservare lo stato di corrosione delle maglie e la fluidità con cui scorrono tra loro. Il “gioco” della catena deve essere uniforme su tutta la sua lunghezza. Spieghiamoci meglio: se facendo girare la catena notate che in alcuni punti è troppo tesa, e in altri troppo lenta, è arrivato il momento di sostituirla. Fate questa prova sempre a moto spenta, girando la ruota posteriore a mano. È bene ricordare che cambiare la catena significa sempre sostituire il kit trasmissione per intero (catena, corona e pignone).
Prepararsi al lavoro
Per procedere alla sostituzione del gruppo trasmissione lavorate in piano, alla luce e con la moto dritta. Procuratevi ricambi di qualità e adatti al vostro mezzo. Molti produttori forniscono kit già completi, al pari dei ricambi originali. In ogni caso ricordate di verificare sempre i rapporti (numeri di denti di corona e pignone), la lunghezza della catena (numero di maglie) e il passo (520 e 525 sono i più diffusi).
La sostituzione della catena richiede gli attrezzi giusti e un po’ di manualità. Avrete bisogno del solito set di bussole, cricchetti, brugole e chiavi inglesi (spesso due chiavi da 12’’ per lavorare sui registri). In aggiunta sono indispensabili: la chiave dinamometrica e uno smagliatore, per aprire e ribattere la catena.
Si comincia allentando tutto
Per prima cosa dovrete allentare i controdadi dei registri catena. Allentate anche il dado del perno ruota posteriore. Superato questo passaggio, spostate la vostra attenzione più avanti. Rimuovete l’ asta del cambio e il coperchio del pignone; svitate il dado che lo blocca in posizione insieme a tutti gli eventuali fermi di sicurezza. Ricordate sempre di farlo prima di aver rimosso la catena, sarebbe difficile allentare tutto con il pignone svincolato.
Aprire la catena
Ora siete pronti ad aprire la catena. Usate lo smagliatore con cautela, facendo attenzione a non ferirvi. Indossate sempre dei guanti e degli occhiali protettivi. Una volta aperte le maglie e sfilata la vecchia catena è il turno di pignone e corona.
Sostituite il pignone che avete liberato in precedenza. Rimontate il dado e tutti i fermi. Una volta montata la catena nuova andrete a serrarli (fatevi un promemoria per non dimenticarlo). Sfilate il perno e togliete la ruota posteriore.
Montare la nuova corona
Appoggiate il cerchio su una superficie piana e stabile, poi togliete i dadi della corona. Innestate la nuova corona sui prigionieri e imboccate i dadi. Tirateli subito (al valore prescritto dal manuale) con uno schema a croce. Rimontate la ruota sulla moto.
Dopo aver installato pignone e corona potete montare la catena nuova. Per far si che si chiuda dovrete avvicinare i registri (e quindi la ruota) avvitandoli. Poiché la catena nuova è da rodare sarà leggermente più corta della vecchia, le maglie si allenteranno con il tempo. Una volta trovata la posizione ribattetela con lo smagliatore (seguite le istruzioni al suo interno).
Regolazioni finali
Siete quasi alla fine, ricordate di serrare il pignone! Poi rimontate coperchio e asta del cambio. Se avete fatto tutto, procedete regolando la tensione della catena: rispettate le tolleranze di gioco che trovate sul libretto di uso e manutenzione della moto. Ricordatevi di regolare nella stessa posizione i due registri, altrimenti vi troverete a marciare con la ruota posteriore disallineata. Raggiunta la tensione ottimale tirate il perno ruota. Un piccolo suggerimento: inserite un cacciavite tra le maglie della catena e i denti della corona. Cosi facendo vi assicurate che il perno ruota vada in battuta sui registri.
Come fare il rodaggio
Il rodaggio del kit trasmissione non prevede particolari accorgimenti. Cercate di non stressarlo con accelerazioni esagerate per un centinaio di chilometri. Dopo i primi quattro o cinquecento chilometri controllate la tensione della catena. Niente paura se si sarà allentata notevolmente, è conseguenza del rodaggio e dell’assestamento delle maglie. Regolate la tensione seguendo le indicazioni di prima.
Una trasmissione in salute
Per una resa ottimale è consigliabile procedere a un controllo della catena ogni mille chilometri. Cogliete l’occasione per pulirla e ingrassarla; vi ricambierà con migliaia di chilometri felici e spensierati. Siate diligenti soprattutto nel periodo invernale, quando la sporcizia e il sale delle strade sono più in agguato.
Per le moto con il cardano la faccenda è più semplice. Gestite il cambio olio come se fosse quello dell’olio motore. Mi raccomando: olio nuovo, di qualità e con le specifiche corrette. Potete trovare tutte le informazioni sul manuale di uso e manutenzione.
Prima di procedere con qualsiasi intervento è buona norma lavare la moto. Se state per cambiare il gruppo trasmissione vi aiuterà a lavorare nel pulito, evitando che accumuli di sporco e grasso vi rendano la vita impossibile. Lo stesso vale per le operazioni di lubrificazione della catena o per registrarne il gioco. Un lavaggio accurato, con idropulitrice o con la lancia del lavaggio, consente di rimuovere gran parte delle incrostazioni presenti sulla catena.
Evitate, per lavare la catena, i rimedi casalinghi. Petrolio bianco, benzina e pulitori aggressivi compromettono gli O-ring, accorciando notevolmente la vita del gruppo trasmissione. Affidatevi a lubrificanti e pulitori specifici, magari chiedendo consiglio al meccanico di fiducia. Lavorare con la moto accesa, e la marcia innestata, può sembrare comodo, ma verità è che il minimo errore, o distrazione, avrebbe conseguenze molto gravi. Ricordate di effettuare ognuna delle operazioni di cui abbiamo parlato con la moto spenta e in folle. Date sempre la precedenza alla sicurezza. Con una buona dose di pazienza e un po’ di impegno vi regalerete lunghi viaggi senza inconvenienti.