Eicma finisce. Esco da uno dei padiglioni per dirigermi verso il parcheggio, è sera e comincia a far freddo. Finalmente respiro un po’ di aria fresca. Cerco di riordinare alcune idee; ho visto mille cose: decine di moto, caschi dai colori sgargianti, tute in pelle, accessori, conferenze stampa. E poi è inutile mentire, le “hostess di Eicma” contribuiscono alla sensazione di confusione e appannamento … mi chiedo quale sia la novità che più mi ha colpito. Alla fine la regina del salone sarà sicuramente una Ducati.
Chiudo la portiera della macchina (sì perdonatemi, oggi sono su quattro ruote) e come sempre mi svuoto le tasche: portafoglio, telefono, chiavi e occhiali da sole … un flash mi passa per la testa. E se una delle novità più importanti non fosse una moto?
Chi è IRID
Padiglione 15, stand E05. C’è lo stand di IRID. È uno dei marchi più autorevoli e premiati del mondo dell’ottica e delle soluzioni per lo sport. Ad oggi fornisce le soluzioni a cristalli liquidi per le lenti di occhiali da sole e per lo sci. Da qualche tempo porta avanti progetti per aumentare i campi di applicazione della sua tecnologia. Ancora non vi ho dato la notizia, lo so. IRID sta arrivando nel mondo dei caschi da moto. Ora vi spiego perché è così importante.
Applicare la soluzione di IRID ai caschi da moto significa avere visiere in grado di scurirsi e schiarirsi in un solo secondo. Non stiamo parlando né di una visiera parasole interna da azionare manualmente, né di un sistema fotocromatico (che impiega molto tempo a schiarirsi).
La tecnica
La tecnologia IRID funziona grazie ad un sottile film a cristalli liquidi, è inserito all’interno della visiera. Viene azionato da un piccolo pannello fotovoltaico. Quando c’è energia il pannello fotovoltaico alimenta il film a LC che si scurisce. Se invece non c’è energia la visiera rimane chiara. Inoltre non ha un comportamento “on-off”, ma copre infinite gradazioni intermedie fornendo sempre la tinta migliore, all’istante e in ogni condizione. La resistenza agli urti e il campo visivo sono gli stessi delle visiere tradizionali.
Le visiere presentate da IRID ad Eicma rispettano la normativa ECE 22-06 coprendo tutto il range di trasmittanza previsto dalla legge (dal 60% al 20% di VLT), quindi sono omologabili “daytime use”.
Lo sviluppo
In questo momento il prodotto è nelle mani di diversi tester, fra cui il pilota Luca Salvadori e creator come Sinnagaghiri, Fil e Edoardo Jannone. Federico Righi, CEO di IRID, dice:
“Quando abbiamo sviluppato la tecnologia sulle maschere da sci abbiamo capito che l’applicazione sui caschi da moto sarebbe stata veramente rivoluzionaria. Finalmente siamo pronti a cambiare per sempre la vostra esperienza di guida.”
I test stanno finendo e, anche se ancora non si possono fare nomi, l’azienda sta stringendo accordi con grandi produttori di caschi.
Le conclusioni
Facciamo il punto. Le visiere IRID offrono un adattamento istantaneo alle condizioni di luce e lo fanno in autonomia. Non è richiesto alcun intervento da parte dell’utilizzatore. Rispettano tutte le normative vigenti e consentono di eliminare dal casco tutte le visiere aggiuntive (e relativi meccanismi). Ciò si può tradurre facilmente in un risparmio di peso e in una riduzione degli ingombri. Al bilancio possiamo aggiungere un aumento della sicurezza per i centauri. Piombare in una galleria in pieno giorno, con una visiera scura, costringe a sollevarla agendo manualmente sul casco e quindi compromettendo temporaneamente visibilità e stabilità. IRID ci promette un prodotto che eliminerà il problema. Noi restiamo in attesa e ci auguriamo di vedere presto la missione compiuta.