Un elogio della Vespa, non solo come icona di stile, ma soprattutto come mezzo attraverso il quale vedere il mondo con gusto e lentezza: viaggiatori in Vespa si nasce o si diventa?
Lorenzo Franchini nel suo “Le infinite strade della vespa” (prezzo € 9,50) racconta come questo mezzo dalla personalità spiccata e dallo stile ineguagliabile consenta di viaggiare sia in senso letterale, sulle strade del mondo, ma anche con la fantasia, sulle pagine di tanti autori che ne sono stati ispirati.
L’autore (nato a Varese, 1963) è un disegnatore grafico che di mestiere fa il decoratore pubblicitario; vive e lavora in un piccolo paese alle porte della Valceresio. La sua esperienza in Vespa più significativa è stata la traversata dell’Argentina, da Buenos Aires attraverso la Pampa e la Patagonia fino alla Terra del Fuoco, in compagnia di amici, da cui è nato il libro “Dove il mondo finisce” (Alpine Studio, 2019), premio speciale della critica al concorso letterario Storie in Viaggio.
Ecco qualche anticipazione:
“L’inconfondibile rumore di una Vespa che si avvicina continua a farmi rizzare i peli sul collo e a mettermi i piedi in movimento.”
“Arrivare in sella al mio vespone là «dove il mondo finisce» avrebbe potuto essere una bella conclusione per la mia favola di vespista, ma così non è stato, perché come in ogni favola che si rispetti anche la mia ha una morale: è solo tenendosi stretti a quel filo sottile che ci lega al nostro passato che si può arrivare lontano.”