Mercoledì 17 luglio, ore 9 del mattino. Mi trovo al secondo giorno del ProDay organizzato da Vmoto, un evento ideato da Graziano Milone, CMO di Vmoto Soco International, per esplorare la mobilità urbana in modo diverso dal solito. Dopo una giornata adrenalinica trascorsa a sfrecciare tra i cordoli del Misano World Circuit su una Ducati Panigale V4 S, oggi è il momento di affrontare un tipo di lavoro completamente diverso, più orientato alla realtà quotidiana.
Dalla pista alla città, cambio di marcia
La giornata inizia con una conferenza stampa dove ci vengono presentati i risultati raggiunti da Vmoto nel settore della mobilità urbana e i progetti futuri dell’azienda. Il punto focale della conferenza è l’annuncio di un nuovo sistema di batterie, che sarà lanciato ufficialmente a EICMA. Questa innovazione promette di rivoluzionare il mercato dei veicoli elettrici, migliorando l’efficienza e l’autonomia, due aspetti cruciali per chi, come me, vive la città ogni giorno.
Il test sul campo: Elettrico vs Endotermico
Subito dopo la conferenza, ci dirigiamo al Misanino, un piccolo circuito adiacente al Misano World Circuit dove ci aspetta un test decisamente particolare. Sotto un sole cocente e con abbigliamento urbano, siamo pronti (o quasi) a mettere alla prova i nuovi prodotti della gamma Vmoto. Graziano Milone ha pensato a tutto organizzando una “comparativa” tra veicoli elettrici ed endotermici. Non tanto per confrontarne le prestazioni, quanto per farci capire come, a parità di potenza, si comportano questi due tipi di motorizzazione in situazioni reali.
Il genio dietro questo test è Massimo Roccoli, un pilota esperto che ha creato quattro situazioni tipiche di difficoltà crescente con cui metterci alla prova. Devo ammetterlo, in alcune di queste situazioni mi sono sentito davvero messo sotto pressione. Il posizionamento dei birilli, ad esempio, era talmente ostico che neanche un funambolo si sarebbe trovato completamente a proprio agio!
Prove di agilità Vmoto, sempre più difficile
Nonostante l’esperienza acquisita negli anni, in certi momenti mi sento goffo, soprattutto nelle ultime due prove, dove la precisione richiesta è altissima. Che si tratti di un mezzo elettrico o endotermico, la difficoltà non è da sottovalutare. Questa nuova formula di press test mi ha davvero colpito. A differenza dell’anno scorso, quando ci siamo concentrati principalmente sulla guida in circuito, quest’anno abbiamo potuto saltare da modelli come il Benelli Leoncino 125 all’Honda SH, e i loro equivalenti elettrici, avendo la possibilità di percepire direttamente le differenze in termini di agilità, risposta del motore e facilità d’uso.
Conclusioni: Il futuro è elettrico?
Al termine della giornata, non posso che riflettere su quanto sia cambiata la mia percezione dei veicoli elettrici. Se dovessi scegliere oggi uno scooter o una moto per la mobilità urbana, non escluderei affatto l’elettrico.
Questi veicoli sono più pratici, leggeri e maneggevoli, con una prontezza e un’agilità che li rendono ideali per gli spostamenti in città. L’unica vera pecca, per ora, rimane il prezzo. Nonostante gli incentivi come l’Ecobonus, è ancora più alto rispetto ai modelli endotermici. Questo squilibrio crea un mercato instabile, con alti e bassi che non giovano né ai produttori né ai consumatori.
Tuttavia, guardando avanti, sono fiducioso. Graziano Milone è convinto che nei prossimi cinque anni l’elettrico diventerà sempre più competitivo e accessibile. Le idee che Vmoto ha in cantiere sono davvero promettenti, e non vedo l’ora di seguire da vicino questa evoluzione. Credo fermamente che la mobilità urbana, e magari anche il turismo urbano, possano trovare nell’elettrico un modo per diversificarsi e crescere in maniera sostenibile e innovativa.
In conclusione, il ProDay di quest’anno mi ha aperto gli occhi sulle potenzialità dell’elettrico. La strada è ancora lunga, ma le basi per un futuro interessante sono già state gettate.